Chi intende fermarsi per un lungo week-end può, dopo l’escursione giornaliera descritta, cimentarsi per altri due giorni nell’itinerario di seguito proposto che attraversa il territorio dei comuni di Borgo San Lorenzo, Vicchio e Dicomano.
A Borgo San Lorenzo è consigliata la visita alla Pieve di San Lorenzo (tel.055 8459295), importante edificio romanico che conserva una preziosa Madonna attribuita a Giotto e al particolare Museo della Manifattura Chini nella restaurata Villa Pecori Giraldi (tel. 055 8456230), dedicato alla poliedrica attività della famiglia Chini, avvenuta durante il periodo Liberty (complementi per l’architettura e oggetti per l’arredo in ceramica, grès e vetrate). Il museo ospita mostre temporanee di ceramica provenienti da altre collezioni e musei.
Si ritorna quindi in valle e, passando per Borgo San Lorenzo, l'itinerario prosegue a Vicchio con le visite alla restaurata alla Casa natale di Giotto (tel. 055 8448251 - 055 8439225), in località
Vespignano, e al Museo Beato Angelico di Arte Sacra e Religiosità Popolare (tel. 055 8497082 - 055 8439225) eVespignano, località che si trova tra Vicchio e Borgo San Lorenzo (tel.055 8439225), sito nel viale di ingresso al centro storico. Nei pressi di piazza Giotto, si trova il lago di Montelleri dove è possibile pescare, fare picnic o concedersi un po’ di relax.
Lasciato Vicchio, si prosegue per Dicomano dove si può visitare il Museo Archeologico Comprensoriale del Mugello e della Val di Sieve (tel. 055 8385408) che offre un laboratorio didattico e un percorso espositivo di forte suggestione: sono presenti reperti riferibili ad un arco cronologico che va dalla Preistoria al periodo rinascimentale. Su una collina, a pochi passi dal bel porticato del centro storico, si trova
la Pieve di Santa Maria, una delle prime pievi dedicate alla Madonna, costruita fra il V e il VI secolo (tel. 055 838050).
Da Dicomano si prosegue verso San Godenzo; cuore del borgo è la millenaria Abbazia dedicata a San Gaudenzio eremita. Il maestoso edificio romanico, consacrato nel 1028 dal Vescovo Jacopo il Bavaro, l'8 giugno 1302 ospitò il convegno tra Dante Alighieri e gli altri esiliati da Firenze con i Signori Feudali della zona.
Da San Godenzo si prosegue verso Castagno d'Andrea e la graziosa chiesetta di San Martino, con affreschi di Pietro Annigoni, omaggio al pittore Andrea del Castagno e al suo luogo natale. Situato alle porte del Parco delle Foreste Casentinesi, il paese ospita il Centro Documentazione e il Museo Virtuale Andrea del Castagno ed è punto di partenza verso le escursioni sul Falterona.