Si può godere del Mugello e della sua natura anche con uno spirito avventuroso. Lungo il fiume Sieve ma anche sul lago di Bilancino, adulti e bambini, esperti o principianti potranno cimentarsi in rafting, kayak e SUP.
Di seguito i link che rimandano alle attività praticate in Mugello:
Rafting Sieve: https://www.t-rafting.com/project/rafting-sieve-bilancino/
Packrafting Sieve: https://www.t-rafting.com/project/packrafting-sieve-mugello-e-valdisieve/
Packrafting lago: https://www.t-rafting.com/project/packrafting-lago-di-bilancino/
Kayak lago: https://www.t-rafting.com/project/kayak-lago-di-bilancino/
SUP lago: https://www.t-rafting.com/project/sup-lago-di-bilancino/
La Mappa dei “Sentieri Blu” in Mugello e Valdisieve. La mappa “Sentieri Blu” in Mugello e Valdisieve rappresenta la cartografia escursionistico-fluviale del fiume Sieve e di altri corsi d’acqua in Mugello e Valdisieve, fornendo informazioni sull’uso del fiume per le attività di Rafting, Kayak e SUP (Stand Up Paddle Board). I Sentieri Blu sono un “completamento” della sentieristica di terra con la quale formano un’unica Rete Escursionistica Globale (REG) che integra ambienti (terra, acqua e aria) e attività tematiche differenti (escursionismo a piedi, parapendio, percorsi ciclistici ed equestri, kayak, rafting, ecc.).
La percorribilità dei corsi d’acqua: idrometri e altezze idrometriche. I corsi d’acqua non sono sempre percorribili, si possono verificare infatti condizioni di magra o di piena per cui divengono impraticabili. Le “condizioni” di un fiume (altezza dell’acqua, espressa in centimetri, e/o portata, espressa in metri cubi al secondo (m3/s)) vengono monitorate con uno strumento che si chiama idrometro che serve a rilevare il “livello idrometrico”, ovvero la differenza di quota tra la superficie dell’acqua ed un punto di riferimento altimetrico, detto “zero idrometrico”, in una sezione di riferimento. Tale strumento, che serve per la salvaguardia del territorio contro i pericoli conseguenti alle piene dei fiumi, è utile anche per avere informazioni sulle condizioni di navigabilità di un fiume. In Toscana esiste il Centro Funzionale Regionale che ogni 15 minuti fornisce, online, i dati delle altezze idrometriche aggiornati dei principali corsi d’acqua sul proprio portale web: www.cfr.toscana.it
Riferimenti minimi e massimi relativi al FIUME Sieve e altri corsi d’acqua. I riferimenti minimi e massimi indicano la percorribilità (navigabilità) dei corsi d’acqua. Sono da considerarsi indicativi e relativi in quanto la scelta di percorrere un fiume con un determinato livello idrometrico o di portata è puramente personale e dipende da valutazioni fatte sulla base delle proprie capacità tecniche, conoscenza dell’ambiente fluviale e dei pericoli connessi, scelte di cui si è personalmente responsabili. Si tenga anche presente che eventi di piena possono modificare la forma di una sezione fluviale, cambiandone quindi i riferimenti. Al momento della redazione di questa cartografia nel maggio 2017, ecco i principali riferimenti:
Corso d’acqua |
Tratto
|
Idrometro di riferimento |
Altezza idrometrica min |
Altezza idrometrica max |
Sieve | Bilancino >>> Borgo San Lorenzo | San Piero a Sieve | 0,90 | 1,25 |
Sieve | Ponte a Vicchio >>> Dicomano | Dicomano | 0,35 | 1,20 |
Sieve | Dicomano >>> Rufina | Dicomano | 0,45 | 1,40 |
Sieve | Rufina >>> Pontassieve | Fornacina 2 | 0,70 | 1,50 |
Arno | Sant’Ellero >>> Pontassieve | Incisa valle/valley | 0,90 | 2,00 |
Arno | Pontassieve >>> Girone | Nave di Rosano | -0,50 | 1,50 |
Santerno | San Pellegrino >>> Moraduccio | Firenzuola | 0,70 | 1,20 |
Lamone | Valbura >>> Marradi | Marradi | 0,45 | 0,75 |
Le difficoltà di un corso d’acqua: la scala dei Gradi WW. La scala WW (wildwasser; eau vive; whitewater) internazionalmente riconosciuta dalla ICF (International Canoe Federation) si articola in 6 gradi o classi. Occorre tener presente che, in un determinato tratto di fiume, le difficoltà variano moltissimo con la portata d’acqua e quindi a secondo della stagione, delle piogge e del disgelo. Un fiume con portata troppo scarsa, oppure in piena, non ha classificazione. La seguente descrizione è estratta dal portale www.ckfiumi.net in ottemperanza alle linee guida europee. I WW facile. Alveo monotono, piccole onde regolari con corrente leggera. Rapide larghe e non ingombre di ostacoli, la traiettoria da seguire è lineare e ben evidente. Pendenza molto modesta. II WW non difficile. Corso d’acqua con ostacoli facili da evitare, morte ampie, la linea di discesa da seguire è evidente anche se richiede qualche manovra. La discesa provoca emozione e soddisfazione ma nessuna paura. III WW moderatamente difficile.
Corso d’acqua con rapide moderatamente difficili intervallate da laghetti, onde e buche che possono bloccare la discesa e far immergere completamente il kayak. Rapide con ostacoli che richiedono manovre decise ed efficienti. Occorre saper effettuare senza incertezze le manovre, ed una esperienza pregressa su difficoltà minori. IV WW difficile. Corso d’acqua con onde grandi ed irregolari, presenza di buche da evitare o superare con forza e decisione e nella direzione giusta, oppure con piccole cascate, salti, passaggi obbligati. Rapide dure, da superare con buona e precisa tecnica di manovra. Morte esigue e movimentate, in cui non è facile arrestarsi. Nel IV grado nuotare diviene pericoloso, occorre essere padroni dell’eskimo in qualsiasi condizione. Ricognizione preventiva molto opportuna. V ww molto difficile. Passaggi difficili con buche molto profondie che tendono a trattenere il kayak o il canoista cadutovi. Zone di morta ribollenti e inutilizzabili. Rapide ostacolate da grossi massi, con passaggi stretti, onde e correnti violente ed improvvise. Indispensabile tecnica sicura, prontezza e tempismo, allenamento e colpo d’occhio. Anche per un esperto, un tratto di V grado può essere una sfida difficile e pericolosa. VI ww estremamente difficile. Rappresenta il limite di percorribilità a questo punto non si tratta più solo di ottima tecnica, ma anche di coraggio e passione (eccessiva) per il rischio. Qualcuno, talvolta, riesce a fare qualche tratto di VI; ma in questi casi il minimo errore è fatale.
IL BACINO DEL FIUME MONTONE. Il fiume Montone è stato inserito per completezza, anche se scorre oltre il confine tra Toscana e Romagna, in quanto il suo principale affluente, il t. Troncalosso, scorre completamente in Toscana. Questo corso d’acqua, riservato a canoisti di esperienza, presenta difficoltà medie di IV grado con passaggi di difficoltà superiore (V), ne è quindi consigliata la discesa solo agli esperti. Il paesaggio è stupendo, trovandosi ai margini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e ricevendo le acque dal Fosso dell’Acquacheta, che dà il nome alla celebre cascata di dantesca memoria.
IL FIUME SIEVE, IL LAGO DI BILANCINO e gli affluenti di primo ordine: Comano, Moscia, Fistona, Faltona
Il fiume Sieve presenta difficoltà variabili dal I al III grado ed è percorribile in Rafting, Kayak e SUP. Si tratta di un fiume con molti imbarchi e sbarchi, che offre una varietà di tratti per tutte le esigenze: dai principianti agli avanzati, anche a seconda del livello idrico. E’ percorribile tutto l’anno compatibilmente con i livelli monitorati dai 3 idrometri posti in prossimità di S.Piero a Sieve, Dicomano e Fornacina. La Diga di Bilancino sbarra il fiume trasformandolo in un lago, le cui acque balneabili sono molto adatte alla canoa ed al SUP escursionistico. Alcuni affluenti di primo ordine sono percorribili solo in kayak, tra questi abbiamo il Comano, di gran lunga il più interessante con difficoltà fino al terzo superiore (III +). Molti sbarramenti sono presenti sul Sieve ed i suoi affluenti: prestare massima attenzione e trasbordarli garantisce una discesa in sicurezza!
IL BACINO DEL FIUME SANTERNO. Il fiume Santerno è il maggiore corso d’acqua del Mugello dopo il Fiume Sieve. Il suo bacino offre sezioni di notevole bellezza ed interesse per la pratica del kayak, con tratti anche impegnativi che possono superare il IV grado a seconda delle condizioni idriche. Il tratto”classico”, da S. Pellegrino a Moraduccio, è monitorato dall’idrometro di Firenzuola-Coniale, mentre gli affluenti Diaterna e Rovigo che scorrono in valli selvagge dell’Appennino, sono sprovvisti di idrometro ma divengono percorribili soltanto dopo abbondanti piogge.
IL BACINO DEL FIUME LAMONE. Il torrente Lamone e l’affluente Campigno, assai cari al celebre scrittore e poeta Dino Campana, sono perle dell’Appennino Tosco-romagnolo, le acque scorrono su lastre di arenaria che creano scivoli e salti naturali in mezzo al bosco. Entrambi i percorsi presentano difficoltà da medie ad elevate a seconda dei livelli idrici, mediamente intorno al IV grado, pertanto riservati ai canoisti con esperienza o avanzati. L’idrometro di Marradi fornisce indicazioni piuttosto attendibili sulla loro percorribilità, che in genere è dopo le piogge autunnali o primaverili.
L’ARNO. L’Arno, pur non ricadendo in territorio Mugellano né in Valdisieve, è un corso d’acqua di grande importanza per la pratica di Rafting, Kayak e SUP. È percorribile lungo tutto il tratto presente in mappa, in particolare si distingue una parte più impegnativa da Sant’ Ellero a Pontassieve, con rapide che raggiungono il III grado ricevendo le portate di rilascio della Diga di Levane, ed un tratto di interesse paesaggistico e storico, più tranquillo, che da Pontassieve si snoda fino alle porte di Firenze in località Girone. Occorre prestare attenzione agli sbarramenti artificiali, dovuti ad antiche derivazioni per mulini e gualchiere, ma in ogni caso a seconda dei livelli idrometrici è percorribile sia dai principianti che dagli utenti avanzati risultando adatto alle attività di navigazione turistica. Gli idrometri di riferimento sono Incisa Valle e Nave di Rosano.
Tutti i dettagli e le info sugli itinerari guidati e tematici, contattando: T-rafting, c/o Aquaterra A.S.D., Via Nencioni, 14 - 50135 Firenze, tel: +39 335 6844664 - 339 8979963 - www.t-rafting.com