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FORTEZZA S.MARTINO_LEOPOLDO_CECCHI_ITINERARI_04
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SCARPERIA E CAMPO DA GOLF_LEOPOLDO_CECCHI_ITINERARI_01
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TECNICA

La salita non è fra le più lunghe (10,7 chilometri) e non presenta pendenze massime elevate (mai superiori al 10%). Tuttavia ha una pendenza media fra le più alte (5,5%) e non concede molte possibilità di recupero. Il dislivello superato è di 593 metri e si consiglia di montare comunque il 39/23 o equivalente anche se per i più allenati potrebbe essere sufficiente il 21.
Il traffico è pressoché inesistente e l’asfalto è in ottime condizioni. E’ una salita parzialmente ombreggiata ma vi è un’unica fonte in prossimità del valico (nascosta da un muraglione). I tempi medi di ascesa per un cicloamatore oscillano fra i 45 e 55 minuti e fra 1h05’ e 1h15’ per un cicloescursionista.

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L'Eremo di Gamogna (Marradi)Il Passo dell’Eremo è una salita non molto nota al grande pubblico ma ha un fascino notevole poiché attraversa zone fra le più belle, intatte e selvagge dell’intero Appennino.

La partenza è posta a Marradi, la città del poeta Dino Campana. Appena usciti dal centro in direzione del Passo della Colla, dopo circa 300 metri, si svolta a sinistra in direzione di San Benedetto in Alpe, e si inizia a risalire il Rio del Salto.

Inizialmente la pendenza è modestissima ma già al chilometro 1,1 la strada si fa impegnativa per circa ottocento metri, poi la salita torna ad essere più dolce e ci permette di ammirare, sulla destra, la splendida Badia del Borgo (chilometro 2,4). La strada in questo tratto ha alcuni cambiamenti di pendenza, ma è dopo il punto di ristoro situato al chilometro 4,2 che inizia il tratto più impegnativo. Per oltre sei chilometri le pendenze restano pressoché costantemente sopra il 5% e in alcuni tratti si supera l’8 per cento, anche se non vi sono impennate violente. Per fortuna l’asfalto è in ottimo stato, vi sono alcune zone ben ombreggiate e il traffico è quasi assente.

Dopo il chilometro 7 la sede stradale si allarga ed iniziano una serie di tornanti che ci conducono prima al piccolo abitato di Trebbo (km. 7,7, 720 mslm) e poi fino a Val della Meta (km. 8,7, 790 mslm). Qui si trova l’unico tratto facile - 300 metri in leggera contropendenza - ma dal chilometro 9 la strada riprende nuovamente a salire dura, con alcuni tornanti e con pendenze sempre superiori al 7%. Il bel panorama che si apre su queste valli permette di alleviare la fatica; inoltre è l’ultimo sforzo perchè al chilometro 10,7 si giunge al Passo dell’Eremo a quota 921. Dopo circa 400 metri si trova il sentiero che porta all’Eremo di Gamogna che dà anche il nome al valico.

Per tornare a Marradi senza fare la strada a ritroso ci sono due possibilità: una è descritta nel percorso 5 (100 chilometri circa, variante 2), la seconda prevede invece, dopo la discesa verso San Benedetto in Alpe, di proseguire verso Portico di Romagna e da qui rientrare a Marradi - e in Toscana - via Tredozio, Lutirano e Sant’Adriano (70 chilometri).

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