
Le due "faentine", strada statale e ferrovia, adesso si dividono; la prima affronterà il Passo della Colla di Casaglia, la strada ferrata penetrerà nel cuore della montagna in una successione pressochè continua di gallerie e viadotti. Nei brevi momenti di uscita dai tunnels si intravede un territorio isolato e selvaggio tra boschi di castagno prima e faggio poi. Si scorgono sentieri e antiche mulattiere, vecchi ruderi e numerosi caselli sulla linea.
Poco dopo la fermata di Fornello, dove non ci sono case nè strade, il tracciato si interra nella grande galleria dell’Appennino o degli Allocchi, che a metà - circa 1800 mt. - raggiunge l’altezza del passo 578,38 mt sul livello del mare. Quindi inizia la discesa verso la Romagna e si incontrano le stazioni di Crespino sul Lamone e di Marradi, la città del poeta Dino Campana.
Attraversata la stazione, grande, con un ampio piazzale e con una decina di binari, la linea discende verso la pianura romagnola. Lo spettacolo è sublime: ville, castelli medioevali, il paesaggio che da montano si fa pieno di colline con frutteti di peschi e ciliegi che in primavera diventano nuvole di fiori. La ferrovia giunge quindi alla nota città medioevale di Brisighella e dopo dieci chilometri conclude il suo percorso a Faenza ricongiungendosi alla linea adriatica Bologna-Ancona.
Nel 1921 fu inaugurato il tronco ferroviario Faenza-Russi e da quella data è possibile dalla stazione di Faenza, in alcuni casi senza nemmeno cambiare treno, raggiungere la magnifica città di Ravenna, la successiva stazione di Classe e tutta la riviera adriatica.