Sant’Agata – Compagnia di San Jacopo
Quest’esposizione è nata dalla necessità di tutelare e valorizzare le numerose opere provenienti da tabernacoli e chiese abbandonate del territorio santagatese nonchè preziose testimonianze della vita artistica della pieve. Così la raccolta si pone come prosecuzione del più grande “museo” che è la chiesa stessa, insigne monumento del romanico mugellano arricchito al suo interno da importanti opere d’arte (tarsie marmoree del XII secolo, tavole dipinte di Jacopo di Cione e Bicci di Lorenzo, ecc.).
La raccolta d’arte sacra è ospitata nell’oratorio della Compagnia di San Jacopo, un edificio del primo cinquecento posto sul lato sinistro del sagrato. L’interno è costituito da un ampio vano a pianta rettangolare nel quale sono collocate pitture e sculture di tipologie ed epoche diverse.
Entrando, a destra, sono esposte le pale d’altare di scuola fiorentina databili dal XVI al XVIII secolo.
Di fronte all’ingresso in un tabernacolo ligneo cinquecentesco, il Matrimonio Mistico di Santa Caterina, di Bicci di Lorenzo (1430 ca.); sulla stessa parete e su quella corrispondente trovano posto gli affreschi e le rispettive sinopie staccati da un tabernacolo del primo quattrocento, posto all’antico ingresso del paese.
Al centro due strutture autoportanti accolgono una Madonna col Bambino e San Giovannino, una terracotta policroma di Giovanni della Robbia (sec. XVI), una tavola del Maestro di Signa (sec. XV), un San Michele del seicento fiorentino e l’unica opera conosciuta di “Nicholaus”: una Madonna col Bambino, San Gavino e San Miniato, datata 1345.
Il vano si conclude con una piccola abside affrescata, al centro della quale è stata ricollocata la Madonna col Bambino, San Jacopo e Sant’Agata attribuita all'ambito di Ridolfo del Ghirlandaio (sec. XVI).
L’esposizione prosegue nella sagrestia dove sono raccolti gli arredi liturgici: calici, turiboli, ostensori, reliquiari fanno corona al pezzo più antico ed importante: una croce astile datata 1378.
RACCOLTA DI ARTE SACRA Informazioni: |
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