TECNICA
La pendenza media di questa salita, 4,2%, non rende assolutamente merito ad una scalata che si presenta invece fra le più dure del Mugello. Per 7,5 chilometri pressoché consecutivi le pendenze non sono mai inferiori al 7-8% con punte superiori al 10%, e l’ultimo chilometro e mezzo è altrettanto duro. Per questo il 39/25 è un rapporto che può tornare utile a chi non è un vero “rimpeur”. Inoltre il vento e il sole possono essere talvolta fastidiosi. Il fondo stradale invece è ottimo e il traffico piuttosto scarso ad eccezione delle domeniche d’estate. Usciti da Firenzuola non vi sono fontane per i primi 9 chilometri. I tempi medi di salita per un cicloamatore oscillano fra i 45 e i 55 minuti e quelli di un escursionista fra 1h05’ e 1h15’.
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Il Passo della Raticosa è certamente uno dei più celebri passi appenninici. Da più di trecento anni unisce Firenze a Bologna e fino alla costruzione dell’Autostrada del Sole è stato il collegamento stradale principale fra le due città. Ma adesso è molto noto e molto frequentato soprattutto da motociclisti e pedalatori che lo affrontano da vari versanti. Quello qui descritto è certamente uno dei più impegnativi.
Si svolta a destra ma per altri 2 chilometri si procede in salita finché, in prossimità di una fonte, la strada spiana ed iniziano una serie di saliscendi che conducono prima alla frazione di La Mazzetta (km. 10,4) a cui segue una vera e propria discesa fino all’abitato di Pietramala (fonte sulla destra). Qui inizia l’ultimo sforzo. 1500 metri di salita molto dura (9 – 10%) che però ci conducono finalmente al Passo della Raticosa (km. 12,9) posto a quota 968 metri sul livello del mare.