Nel XV secolo a Firenze, ma anche nel Mugello, si trovavano manufatti in ferro battuto di notevole qualità, soprattutto nelle decorazioni per le chiese e i palazzi signorili: lanterne per l’illuminazione, portastendardo, reggitorgia, anelli per legare le cavalcature, battenti delle porte ecc.
Quest’arte si è tramandata a Firenze e nel suo contado sino alla prima metà del novecento lasciandoci vere e proprie opere d’arte: preziosi cancelli, splendide lanterne, particolari testate di letto in stile “fiorentino”. Nella seconda metà del ‘900 il ferro battuto è stato sostituito un po’ ovunque dall’acciaio o da altri metalli meno attaccabili dalle intemperie e quindi con minore necessità di manutenzione.
Oggi con il restauro di tante coloniche e antiche dimore storiche si attribuisce un maggior valore alle cose del passato ed il ferro battuto sta ritornando come prezioso elemento di arredo: cancelli e recinzioni, infissi, scale, tavolini, portafiori ecc. Oltre al ferro ebbe grande importanza nelle arti anche il bronzo e la tecnica della fusione dei metalli.
A Firenze la ricerca per una fusione perfetta iniziò già nel Medioevo e continuò sino all’800: lo scopo era quello della produzione di sculture in bronzo evitando il più possibile una rielaborazione a freddo da parte dell’artista.
Nel Mugello vi è una nutrita presenza di aziende che lavorano il ferro ed invece un’unica ditta che ha continuato la difficile arte della lavorazione del bronzo.
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