TECNICA
La salita si snoda dolcemente per 15 km superando un dislivello di 320 m, per una pendenza media del 2,1% e due soli tratti (all’ingresso e all’uscita di Polcanto) con pendenze significative (5/6 %). E’ quindi adattissima per le prime uscite o per provare la gamba. Nel primo tratto (i primi 9 km) la difficoltà maggiore consiste nel trovare il giusto rapporto (consigliato il 39/17-19, ma qualcuno più allenato potrebbe preferire salire col 53), mentre il tratto più duro impone almeno un 39/21. L’ultima parte invece, se si è in buone condizioni di forma, consente di tornare a spingere per giungere di slancio alla vetta. I tempi medi di salita per un cicloamatore si collocano fra i 40 e i 50 minuti e quelli di un escursionista fra un’ora e 1h10’.
La variante da Salaiole riduce il percorso a 13,2 km ma in appena un chilometro e mezzo (6,7 - 8,2) supera un dislivello di ben 190 metri. La pendenza media di questo tratto è quindi notevolissima (12,6%) e certi punti superano il 15% richiedendo rapporti leggerissimi, quali il 39/28 o il 34/24.
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Delle 10 salite descritte questa è complessivamente la meno dura. Tuttavia vale la pena di illustrarla sia perché è una fra le più note e frequentate dai cicloamatori fiorentini, sia perché la sua variante da Salaiole presenta in realtà delle pendenze veramente impegnative.
Da Borgo San Lorenzo ci si dirige verso Firenze per la Via Faentina (strada provinciale 302). Passato il ponte sulla Sieve si lascia a sinistra la deviazione per Salaiole/Ponte a Vicchio (vedi sotto “Variante Salaiole”) e si procede per Serravalle (3 km circa) in leggero falsopiano. Qui si lascia alla destra la deviazione per San Piero a Sieve e la strada regionale 65 e si prosegue per Faltona. La strada procede, salendo dolcemente, per circa 6 km, alternando lunghi falsopiani a brevi discesine, ad eccezione di un breve strappo (circa 300 m) in corrispondenza di una installazione industriale. All’altezza del km 9 circa la salita si fa più costante; poco dopo un’ampia curva a destra conduce verso l’abitato di Polcanto e la strada assume qui una pendenza più significativa (5% circa). Oltrepassato Polcanto e la deviazione per Salaiole si affronta il tratto più duro del percorso (300 m circa al 6%), raggiungendo quindi l’abitato di Mulinaccio. Dopo Mulinaccio la pendenza torna ad addolcirsi per gli ultimi 3 km circa del percorso fino a Vetta le Croci (518 m slm).
Variante Salaiole
All’uscita di Borgo San Lorenzo, dopo il ponte sulla Sieve, si svolta a sinistra per Sagginale lungo la SP 41 che si abbandona dopo soli 100 metri prendendo a destra per Salaiole, su strada stretta e leggermente dissestata. Si prosegue senza difficoltà per circa 5 chilometri fino all’abitato di Salaiole, all’uscita del quale ci si trova ad affrontare un’erta di circa 1,5 km estremamente impegnativa, con passaggi dal 12 al 16%. Una volta scollinato si rientra nell’itinerario principale dopo Polcanto.