Nel 1848 il Granduca Leopoldo di Lorena inaugurò ben due stazioni a Firenze: la Leopolda nei pressi di Porta a Prato e la Maria Antonia, costruita vicinissima all’abside della Chiesa di S. Maria Novella. Pensata come piccola stazione, acquisì sempre più importanza perché posizionata nel centro storico fiorentino.
Nel 1932 fu bandito un concorso per la ricostruzione del vecchio edificio della Maria Antonia, edificio ormai cadente ed insufficiente. Il progetto premiato fu quello del gruppo guidato dall’architetto toscano Giovanni Michelucci. La stazione venne inaugurata il 30 ottobre 1935 dal Re in persona, ad un anno e mezzo di distanza dall’inaugurazione della direttissima. Oggi è dotata di strutture razionali e di eccezionale funzionalità in evidente contrasto con i canoni architettonici del tempo.
La facciata principale fu arretrata rispetto al vecchio fabbricato in modo da lasciare una vasta piazza; il grande atrio d’ingresso ricoperto da una doppia vetrata fu pavimentato con lastre di serpentino e rivestito alle pareti con marmo giallo di Siena. I sei grandi pilastri che sorreggono la copertura vennero rivestiti da lastre di marmo verde. Il corpo frontale con i servizi ha una superficie coperta di 9.200 mq.
FIRENZE E DANTE
Firenze è tra le città più visitate al mondo:l'itinerario consigliato è quello legato alla vita di Dante che qui nacque nel 1265. Esiste un quartiere dantesco a Firenze: è racchiuso fra piazza della Signoria, Orsanmichele, la Torre della Castagna, l’oratorio dei Buonomini di San Martino e la Badia Fiorentina: insomma il cuore medievale di Firenze, stretto fra le case di pietra, con le torri che svettano. In un questa piccola porzione di città c’è anche la Casa di Dante - edificata in realtà nel 1906 nell’area che anticamente era occupata dalle case degli Alighieri.
Sulla piazzetta di San Martino si affaccia l'Oratorio e nelle immediate vicinanze c'è la chiesa di Dante, ovvero la chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi. Qui si celebrò il matrimonio fra Dante Alighieri e Gemma Donati, fra queste antiche mura riposano nelle loro tombe sia i Donati che i Portinari, i familiari della donna “angelicata” Beatrice, che Dante forse incontrò proprio qui.
Beatrice era nata in via del Corso, dove ora sorge il Palazzo Salviati Da Cepparello .
L' itinerario dantesco non può prescindere dal “mio bel San Giovanni” come nell’Inferno viene ricordato il Battistero di Firenze, dove Dante fu battezzato.
Di qui la stazione di Firenze Santa Maria Novella è raggiungibile in 10 minuti.