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TECNICA

L’itinerario, di 40,3 chilometri, è adatto a cicloescursionisti un minimo allenati.
La salita supera un dislivello di circa 250 metri ma in 3 chilometri si salgono 200 metri con tratti ben superiori al 10%. Di conseguenza è necessario adottare scalature di rapporti che permettano di non “piantarsi” (39/23 o 25 sono i più indicati).
La lunghezza del percorso non è particolarmente impegnativa e l’escursione si può effettuare in ogni stagione dell’anno (salvo i giorni più freddi di gennaio e febbraio nei quali si possono trovare tratti ghiacciati).

Scarica la scheda tecnica


Cicloturisti a San Cresci (Borgo San Lorenzo) Si parte da Borgo San Lorenzo, la cittadina di maggiori dimensioni del Mugello, nonché snodo principale dei servizi di tutta l’area, e ci si avvia verso Firenze lungo la strada provinciale  n.302 Brisighellese-Ravennate (più nota come “Faentina”). Attraversato il fiume Sieve si abbandona subito la provinciale svoltando a sinistra in direzione di Sagginale e si inizia a percorrere il fondovalle del fiume Sieve. La strada è ampia ma il traffico è scarso. Lungo lo stradone, assolato d’estate, si può immaginare la vita preindustriale di queste zone. Il traffico del fondovalle della Sieve è lontano, dall’altra parte del fiume ed il silenzio è spezzato solo da qualche auto e camion e dai trattori che entrano ed escono dalle case dei contadini che qui sono ancora piuttosto numerosi ed attivi.

Al chilometro 4,1 abbandoniamo il fondovalle svoltando a destra in direzione di San Cresci. Il traffico è inesistente ma la strada diviene stretta, dissestata e prende a salire prima a strappi e poi in maniera continua. Le pendenze sono forti e superano in alcuni punti il 12-14% costringendoci ad adoperare i rapporti più leggeri di cui disponiamo. Dopo il chilometro 5,9 sono benvenuti 100 metri di piano che ci permettono di respirare, ma successivamente la salita riprende anche se con pendenze inferiori.

Al chilometro 7 spunta fra gli alberi il campanile della bella chiesa di San Cresci e questo segnala che siamo quasi alla fine della salita. Infatti dopo 300 metri inizia un tratto di discesa che ripaga della fatica fatta. Ville e case coloniche punteggiano questa zona dove il tempo sembra scorrere più lentamente che in città.

Il piacere dura però poco perché dopo il chilometro 8,5 la strada riprende a salire con impennate assai dure conducendoci ad Arliano. Ancora un chilometro di leggera salita e giungiamo a Campestri, il punto più alto di questa escursione (461 metri sul livello del mare). Qui inizia una discesa ripida e tortuosa che ogni tanto lascia ammirare il panorama della Val di Sieve con la cittadina di Vicchio di Mugello in lontananza. Al chilometro 12,2 una fontana permette di riempire le esauste borracce e, dopo un chilometro e mezzo, siamo di nuovo nel fondovalle.

Chiesa di Barbiana (Vicchio)Svoltiamo a destra in direzione di Vicchio. Dopo poche centinaia di metri incrociamo la strada per Barbiana (deviazione di 5 chilometri), il minuscolo borgo dove si è svolta la vicenda, controversa ma di grande valore morale ed educativo, di don Lorenzo Milani. Al chilometro 16,4 giungiamo a Ponte a Vicchio con il suo caratteristico scavalco sulla Sieve. Continuiamo in un paesaggio antico che odora di vino e salumi toscani in direzione di Dicomano; la sede stradale si fa stretta ma il traffico, molto scarso, permette di godere pienamente questo dolce tracciato che si snoda nell’ombreggiato fondovalle incassato fra Monte Giovi e il fiume Sieve.

Al chilometro 23,3, oltrepassato il piccolo abitato di Bovino che, come indica il toponimo, si caratterizzava per la presenza di una monta bovina, si svolta a sinistra per Dicomano (fontana al chilometro 24,4) a cui si giunge dopo circa 25 chilometri.

A questo punto si rientra nella vita moderna attraversando il centro del paese ed imboccando la strada provinciale che ci riconduce a Borgo San Lorenzo. I 15 chilometri fra i due centri sono gli stessi percorsi dal Giro d’Italia 2007 nella tappa Spoleto - Scarperia, dopo aver valicato l’Appennino al Passo di Croce ai Mori.

Il traffico qui è molto intenso ma si può comunque gustare il paesaggio tipico della campagna toscana. Oltrepassata la zona caratterizzata dalla presenza della grande azienda agricola de “Il Forteto” e superate le Balze di Vicchio - piccole rampe di scarso impegno agonistico - si giunge a Vicchio (chilometro 34,2) la cittadina che ha dato i natali a due grandissimi della pittura, Giotto e Beato Angelico. Usciti dall’abitato, al chilometro 37 si incontra infatti la deviazione per Vespignanodove si trova la casa natale di Giotto e, dopo altri tre chilometri pianeggianti, siamo di nuovo a Borgo San Lorenzo.

DA VEDERE!

BORGO S. LORENZO
Principale centro del Mugello, sorto presso la omonima PIEVE romanica con torre campanaria semidodecagonale: all’interno è conservata una  MADONNA attribuita a Giotto.
Interessante l’itinerario liberty: alcune tappe consigliate:

Nei dintorni sono:

  • Il MUSEO di CASA d’ERCI (Grezzano) dove è una raccolta di attrezzi rurali e un interessante percorso naturalistico.
  • La PIEVE di S. GIOVANNI MAGGIORE, risalente al X sec. con campanile ottagonale dell’XI sec.
  • L’ORATORIO della MADONNA DEI TRE FIUMI risalente al 1578 e il vicino antico MULINO MARGHERI ad acqua ancora funzionante

Comune di Borgo S. Lorenzo:
tel. 055/849661
fax 055/8456782

www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it

Mugello in a nutshell

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